E' illogico credere agli oroscopi. A volte può essere curioso, divertente. Ma non ha senso.
Diverso invece è parlare di segni comportamentali simili fra persone nate sotto lo stesso segno zodiacale. Anche in questo caso però si potrebbe pensare: come possono influenzare la nostra vita stelle lontane migliaia di anni-luce? In effetti non possono...
Però questi paradigmi di comportamento esistono davvero, li possiamo riscontrare. Niente di trascendentale, ma qualcosa di fondo esiste, qualche filo conduttore, schemi ripetuti...
In effetti l'indicazione del segno zodiacale, al di là proprio del segno in sé, dice anche qualcos'altro. Qualcosa che può influenzare un neonato o un bimbo ai primi anni: definisce il periodo in cui si nasce.
Il cervello di un bimbo è una spugna. Ha una capacità di apprendimento che non ha eguali. Nei primi anni di vita deve imparare a rapportarsi con un mondo che è complicato, che ha regole, linguaggi, esperienze complesse. E l'ambiente, inteso come relazioni e percezioni, ha notevole influenza.
Ora immaginiamo un bimbo nato in autunno. Le sue prime uscite saranno con giornate corte, fredde e l'inverno che arriva...
Nascere in primavera implica invece giornate che si allungano, caldo, la natura che si risveglia, altre sensazioni...
Mi sembra logico pensare che queste prime percezioni possano influenzare notevolmente l'indole del nuovo nato. E che nati in periodi simili possano avere caratteri in comune.
Sarebbe però da approfondire, perché quanto detto vale ovviamente per il nostro emisfero. Chi vive ai nostri antipodi ha le stagioni invertite, per cui un nato in aprile in Italia dovrebbe assomigliare ad un nato in ottobre in Nuova Zelanda.
Diverso invece è parlare di segni comportamentali simili fra persone nate sotto lo stesso segno zodiacale. Anche in questo caso però si potrebbe pensare: come possono influenzare la nostra vita stelle lontane migliaia di anni-luce? In effetti non possono...
Però questi paradigmi di comportamento esistono davvero, li possiamo riscontrare. Niente di trascendentale, ma qualcosa di fondo esiste, qualche filo conduttore, schemi ripetuti...
In effetti l'indicazione del segno zodiacale, al di là proprio del segno in sé, dice anche qualcos'altro. Qualcosa che può influenzare un neonato o un bimbo ai primi anni: definisce il periodo in cui si nasce.
Il cervello di un bimbo è una spugna. Ha una capacità di apprendimento che non ha eguali. Nei primi anni di vita deve imparare a rapportarsi con un mondo che è complicato, che ha regole, linguaggi, esperienze complesse. E l'ambiente, inteso come relazioni e percezioni, ha notevole influenza.
Ora immaginiamo un bimbo nato in autunno. Le sue prime uscite saranno con giornate corte, fredde e l'inverno che arriva...
Nascere in primavera implica invece giornate che si allungano, caldo, la natura che si risveglia, altre sensazioni...
Mi sembra logico pensare che queste prime percezioni possano influenzare notevolmente l'indole del nuovo nato. E che nati in periodi simili possano avere caratteri in comune.
Sarebbe però da approfondire, perché quanto detto vale ovviamente per il nostro emisfero. Chi vive ai nostri antipodi ha le stagioni invertite, per cui un nato in aprile in Italia dovrebbe assomigliare ad un nato in ottobre in Nuova Zelanda.