sabato 23 giugno 2007
La Teoria delle Palline
Nel settembre del 2001 ci fu l'attacco alle torri gemelle a New York. Nel novembre dello stesso anno un aereo precipitò nel Queens, un quartiere di New York. Da quel giorno nessun incidente aereo è più accaduto nella Grande Mela.
Due anni fa c'è stata una successione di incidenti aerei senza precedenti. Poi più nulla.
La finale di Champions League del 2005 è stata Milan-Liverpool. La medesima finale di quest'anno.
L'inter non ha vinto scudetti per anni e anni e poi ne ha vinti due di fila (tralasciando le considerazioni sull'onestà).
Quanti eventi casuali avvengono in periodi di tempo ravvicinati?
Perché ci sono proverbi come non c'è due senza tre o le disgrazie non vengono mai da sole?
Siamo abituati a considerare gli eventi casuali come se fossero distribuiti uniformemente nel tempo, in modo equidistante. Come se ad esempio di un tipo di evento dovesse essercene uno all'anno e magari più o meno nello stesso periodo. Poi ci accorgiamo che avvengono tutti insieme e poi per molto tempo niente.
Ma gli eventi casuali, proprio in quanto tali, non rispettano nessuna regola.
Se prendiamo un secchiello pieno di palline e lo rovesciamo in una stanza vuota, come si disporranno? Di certo non in modo uniforme, alla stessa distanza una dall'altra. Tenderanno invece a raggrupparsi fra loro. Ci saranno zone vuote, zone con solo una o due palline, e zone dove si concentreranno. Questo proprio in forza della casualità del loro movimento.
Similmente gli eventi casuali tendono a raggrupparsi.
Se ci badiamo, in ciascuna delle nostre vite ci sono stati casi simili, in positivo e in negativo, come se alcuni eventi importanti si fossero concentrati in un ristretto ambito temporale, per poi lasciarci diverso tempo senza che accadesse nulla di notevole.
Proprio per quella che ho battezzato la "Teoria delle palline".